ARCHITETTO
DE NONI
STEFANO
CONEGLIANO (TV)
ITALY
Formazione | Professione
Nato nel 1965, si laurea con lode presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (1992), con una tesi di progettazione architettonica.
Partecipa ai laboratori di ricerca presieduti dal Prof. Valeriano Pastor, con il quale, in precedenza, ha modo di affrontare il tema della riqualificazione urbana e funzionale dell’Arsenale di Venezia.
Nello stesso anno, supera l’esame di abilitazione professionale ed inizia una lunga collaborazione con l’architetto Edoardo Gellner di Cortina d’Ampezzo, con il quale si occupa di analisi storico-urbanistiche, di progettazione urbana, architettonica e di interni.
Contribuisce in forma autonoma, attraverso saggi, disegni e fotografie alla stesura della monografia “Edoardo Gellner - Il mestiere di architetto” edita da Electa e curata dal Prof. Arch. Franco Mancuso, che compendia l’attività professionale del noto progettista.
Partecipa sempre con Gellner a varie conferenze sia in Italia che all’estero, su problematiche inerenti all’architettura e al paesaggio antropico alpino.
Nel 1996 inizia una serie di collaborazioni e consulenze con studi di architettura e d’ingegneria con i quali si occupa di progettazione residenziale e direzionale; nell’ambito di queste collaborazioni, partecipa in gruppo ad alcuni concorsi anche internazionali, tra i quali si segnala il 2° premio al Concorso per la riqualificazione dell’area "Centro Sud" di Conegliano con il Prof. Arch. Carlo Magnani.
Successivamente, viene chiamato a collaborare con il Prof. Arch. Vittorio Gregotti di Milano, alla stesura del progetto architettonico di due Case di Riposo per Anziani da 240 posti letto ciascuna, progetti entrambi realizzati per l’ISRAA di Treviso.
A partire dal 1999, consolida il rapporto di collaborazione con il Prof. Arch. Valeriano Pastor, Direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica dello IUAV, assieme al quale redige il progetto di “Riabilitazione di Villa Papadopoli a Vittorio Veneto (TV) in albergo e centro termale di Benessere”, patrocinato dalla Fondazione Cassamarca, per un importo lavori previsto di 20 milioni di euro. Nell’ambito dei successivi sviluppi di questa attività, viene redatto un secondo progetto, relativo al “Riabilitazione di Villa Lauri a Valdobbiadene (TV), in albergo e centro di benessere”.
Nel 2000, tale attività trova un ulteriore impulso e sviluppo, grazie alla richiesta di Fondazione Cassamarca di elaborare uno studio di fattibilità complessivo, mirato alla realizzazione di un sistema turistico-ricettivo policentrico nell’area pedemontana trevigiana, costituito da una rete di centri termali, fortemente specializzati e complementari.
Nel 2001 partecipa in Portogallo al Seminario Internazionale di Progettazione “Lisbona-Evora: dalla Metropoli al paesaggio rurale”, dove ha modo di approfondire con Goncalo Byrne, Manuel Mateus e Joao Nunes, alcune tematiche di progettazione urbana e paesaggistica legate sia alla città di Evora (dichiarata Patrimonio Mondiale dall’Unesco) che all’area metropolitana di Lisbona.
Sempre in quell’anno, costituisce in qualità di socio fondatore, lo studio professionale “Area Associati”, per corrispondere più efficacemente alla crescente sovrapposizione di incarichi e di collaborazioni; nel corso degli anni la struttura operativa si consolida sia in termini di fatturato che di personale impiegato e collaborante.
Nel 2005 partecipa a Milano ad un nuovo Workshop di progettazione, incentrato sull’individuazione delle strategie progettuali più adeguate alla valorizzazione del parco urbano del fiume Lambro; workshop tenuto dall’architetto portoghese Joao Nunes, in qualità di vincitore del concorso internazionale per la riqualificazione del Parco Forlanini (360 ettari).
Nel 2007 gli viene affidato l’incarico della progettazione di un nuovo parco agrario di 15 ettari, comprendente anche la realizzazione di varie strutture ricettive e produttive, tra cui una fattoria didattica, in seguito segnalata come esempio dalle autorità di vincolo, per l’appropriato inserimento paesaggistico e per l’utilizzo innovativo dei materiali costruttivi.
Nel 2010, sempre per una clientela privata, viene incaricato della progettazione integrale di una nuova residenza per anziani da 120 posti letto, per un importo lavori di 13 milioni di euro. Il progetto prevede la realizzazione della struttura per stralci funzionali autonomi e garantisce al contempo il mantenimento dell’attività già in essere.
Parallelamente con questa attività progettuale a scala urbana e territoriale, trova ulteriore spinta e sviluppo la progettazione di soluzioni abitative di pregio, per una clientela sostanzialmente privata ed esigente, per la quale la ricerca di soluzioni minimaliste mediante l’utilizzo di materiali innovativi, deve coniugarsi e trovare un costante equilibrio con le soluzioni della tradizione costruttiva locale.
Nascono in questo segmento di lavori, una serie di realizzazioni significative, segnalate per la loro cura del dettaglio e dove il controllo degli aspetti realizzativi avviene attraverso una precisa descrizione grafico-progettuale, ancorché da una corretta gestione dei tempi, modi e costi di realizzazione. In particolare, si segnalano, alcune realizzazioni di natura commerciale (negozi e ristoranti) e un crescente interesse nello sperimentare variegate soluzioni di interior design anche in contesti abitativi.
Proprio in risposta a tali nuove istanze, nel 2014 decide di concludere l'esperienza di “Area Associati” e fonda con l’architetto Filippo Biz, lo studio professionale “D/B architetture” dove si occupa prevalentemente di ristrutturazioni edilizie e di architettura d’interni, prevalentemente nell'area del Nord-Est dell'Italia.
In tale contesto prendono vita una serie di sperimentazioni d'interni tra cui merita menzione la realizzazione di una nuova libreria sospesa (“Bloom”) destinata alla produzione in serie, che prevede un’interessante flessibilità e un’elevata personalizzazione, a partire da una modularità giocata sul rapporto tra la serie di Fibonacci e la Sezione Aurea.
Bloom verrà successivamente presentata al Salone del Mobile di Verona “Abitare il Tempo”.